Dopo aver conseguito diplomi di scuole universitarie svizzere, gli stranieri dovrebbero poter rimanere e lavorare in Svizzera. A causa della mancata associazione della Svizzera a "Horizon Europe", secondo il Consiglio nazionale, dovrebbe essere introdotta una procedura per salvaguardare la ricerca e l'innovazione in Svizzera. Il Consiglio degli Stati non vuole ulteriore trasparenza in merito alle risorse finanziarie utilizzate e non utilizzate del credito d'impegno del "Pacchetto Orizzonte 2021-2027".
Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati vuole che sia consentito agli stranieri di rimanere e lavorare in Svizzera dopo aver conseguito il diploma di una scuola universitaria, anche se provengono da uno Stato terzo. La Commissione delle istituzioni politiche incaricata dell’esame preliminare aveva precedentemente richiesto di non adottare il progetto, che ora torna alla commissione del Consiglio degli stati incaricata dell’esame preliminare per la discussione dettagliata.
In relazione a «Horizon Europe» e alla mancata associazione della Svizzera, il Consiglio na-zionale ha adottato una mozione che chiede l’aggiunta di una procedura per salvaguardare la ricerca e l’innovazione in Svizzera. Il Consiglio federale aveva proposto di respingere la mozione, che ora passa al Consiglio degli Stati.
Il Parlamento si è anche occupato delle risorse finanziarie utilizzate e non utilizzate del credito d’impegno «Pacchetto Horizon 2021-2027». Il Consiglio degli Stati, quale seconda camera, ha respinto una mozione che avrebbe incaricato il Consiglio federale di garantire la trasparenza su base continuativa. A metà 2020 il Parlamento si è pronunciato in favore della partecipazione della Svizzera al programma di ricerca «Horizon Europe». La mancata associazione della Svizzera modifica la logica dei finanziamenti e nel 2021 ha portato a residui di credito pari a 665 milioni di franchi.